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Le aziende italiane sempre più presenti sui Social Media.

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L'anno scorso li hanno utilizzati un'azienda su due. Stiamo parlando dei social network, divenuti oggi non più soltanto un luogo virtuale per condividere foto, ricordi e video, ma anche preziosi ed utilissimi strumenti di marketing e di comunicazione multimediale per le aziende, utilizzati sempre più per posizionare online il proprio marchio.

Secondo una recente indagine condotta dall'Euostat, lo scorso anno il 47% delle aziende con sede legale in Europa ha utilizzato almeno un social network. Questo dato risulta in forte crescita, se si pensa che nel solo 2013 ad avere una pagina social era il 36%, ovvero un'impresa su tre. 

Certamente, non tutte le piattaforme sono adatte per promuovere il proprio business online; per questo, lo scorso anno, i social media maggiormente utilizzati dalle aziende sono stati Facebook e Linkedin, ovvero quelli che consentono di costruire un rapporto più diretto con la propria clientela.

Ben più limitato è stato invece l'utilizzo di piattaforme per la condivisione di file multimediali, come Youtube, SlideShare o Flicker. Stesso discorso vale anche per i siti di blogging o microblogging, come Twitter

Questo è il quadro generale tracciato dall'Eurostat, dopodichè esistono sostanziali differenze da Paese a Paese. Secondo quando emerge da questa interessante analisi che riguarda le imprese con almeno 10 dipendenti, con la sola eccezione di quelle che operano nel settore della finanza, il record spetta a Malta

Il 74% delle aziende di quest'isola lo scorso anno ha utilizzato almeno un social media, seguite dal 66% di quelle danesi, irlandesi e olandesi. Questo almeno per quanto riguarda i 28 Paesi facenti parte dell'Unione Europea. 

Se però si fa riferimento ai confini geografici, il primo posto spetta all'Islanda, dove il 79% delle attività imprenditoriali possiede un profilo su un social network. In fondo alla classifica si posizionano Polonia, Lettonia e Bulgaria.

E l'Italia com'è messa? Tranquilli, anche nel nostro Paese i social network dominano la classifica. Facebook, ma certamente anche Linkedin, sono stati ampiamente utilizzati nel 2017 dal 42% delle aziende.

Solo un'impresa italiana su sei ha utilizzato piattaforme per la condivisione di video, foto e presentazioni, mentre appena un'azienda su otto è presente su Twitter

Se però l'utilizzo di Youtube e di realtà analoghe è in crescita, passando dal 10% del 2013 al 16% dello scorso anno. Twitter e altri social simili non riescono ancora ad ottenere larghi successi. Negli ultimi tre anni la quota di aziende che utilizzano i siti di blogging è rimasta invariata all'8%.

Ovviamente i dati Eurostat non riescono a spiegare perchè nel 2018 le aziende preferiscano posizionarsi su una tipologia particolare di piattaforma social rispetto ad altre. 

Certamente nelle scelte compiute dagli imprenditori, si presume che incidono fortemente i numeri degli utenti che frequentano queste nuove "piazze virtuali": sono più di 30 milioni gli italiani iscritti su Facebook, a differenza dei soli 7 milioni presenti su Twitter

Se l'obiettivo che si intende raggiungere dalla propria strategia di social media marketing è quello di usare questi strumenti di comunicazione come veicoli pubblicitari, appare naturale indirizzarsi verso quei social che offrono la platea di pubblico più ampia. 

Che poi questa decisione, risulti anche la strategia di marketing e di comunicazione migliore, è una delle domande a cui le aziende possono ottenere una risposta dal nostro Social Media Manager e Copywriter Federico Di Giorgi.  

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Perché le aziende B2B non possono più a fare a meno dei social network

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Ormai è evidente. I social network hanno completamente trasformato il nostro modo di interagire. Già dal loro esordio le aziende hanno cercato di sfruttare l'influenza che questi strumenti potevano avere per le loro campagne di marketing e comunicazione. In un primo momento si pensava fossero utili soltanto per le B2C: non si riusciva a percepire quale fosse il loro reale potenziale e quanto potessero essere di supporto anche ad altre tipologie di aziende che non fossero Business to Consumer.

Fortunatamente questo mito è stato sfatato. In un un mondo sempre più social la presenza online è fondamentale per accrescere la propria visibilità, stabilire connessioni con potenziali clienti e, soprattutto, incrementare le vendite.

L'American Marketing Association, associazione mondiale che riunisce professionisti di marketing, ha pubblicato ad inizio 2016 il risultato di un'indagine sui trend che definiranno le strategie di marketing delle B2B per gli anni successivi. Secondo questa indagine le aziende, oltre ad investire risorse per la gestione del proprio sito e la Customer Empathy & Relationship Building, punteranno molto alla realizzazione e alla cura della propria social suite.

Quali sono i benefici che i social network possono apportare alle Business to Business?

Eccone alcuni:

  • offrono la possibilità di utilizzare degli strumenti di comunicazione gratuiti o comunque a costi contenuti;
  • creano un fitto network di relazioni;
  • consentono di individuare il proprio target ideale mediante la condivisione di contenuti pertinenti;
  • stabiliscono un contatto interattivo;
  • permettono di ricevere dei feedback dai clienti;
  • svolgono la duplice funzione di costumer care;
  • consentono di educare i clienti ai propri prodotti e servizi;
  • a differenza di altri canali permettono di scegliere con chi instaurare relazioni.

Ma arriviamo al punto. Quali sono i principali social network utilizzati dalle business to business e, soprattutto, come vengono usati?

Secondo la relazione annuale proposta nel 2017 da Michael A. Stelzner in “Social media marketing industry. How marketers are using social media to grown their business”, report che si basa sul mercato nordamericano, anglosassone e australiano, emerge che Facebook occupa una posizione di leader nei social media seguito poi da Twitter, LinkedIn, Instagram, YouTube e Snapchat. Ma non è tutto. I dati rilevati da questo studio evidenziano che le aziende prediligono la condivisione di immagini, seguite poi dal blogging, i video, i live video e il podcasting.

La content strategy delle B2B è dunque quella di distribuire contenuti utili, come:

  • i dati ufficiali che mettono in risalto l'affidabilità aziendale;
  • i report e le statistiche;
  • i prodotti;
  • eventuali fiere ed eventi;
  • ...tanto altro ancora.

Mediante i social l'azienda vuole investire in visibilità, convertire potenziali clienti e ottenere un feedback da quelli già esistenti.

Quali piattaforme usare per la propria B2B?

Non esiste un'unica formula. La scelta del social media più adatto al proprio business dipende dall'obiettivo stesso dell'azienda. Generalmente le finalità principali sono quelle di:

  • generare un elevato numero di azioni online attraverso campagne social;
  • creare awarness;
  • diventare opinion leader del proprio settore;
  • individuare uno specifico target o avere una diffusione più ampia possibile;
  • informare o intrattenere il proprio destinatario.

E ora vediamoli nel dettaglio:

LINKEDIN: il social professionale per eccellenza. E' adatto a comunicare informazioni specifiche rivolte a un determinato target. Il successo conquistato negli anni consente a LinkedIn di candidarsi come il social network più adatto per la pubblicazione di contenuti mirati, offrendo la possibilità di diventare veri e propri opinion leader.

FACEBOOK: il più noto e diffuso. A parità di azioni di LinkedIn, Facebook riesce a creare più visibilità: permette infatti di ottenere una maggiore diffusione del marchio e una più efficace fidelizzazione. Tuttavia, salvo le pagine aziendali o quelle dedicate, più che informare ha un ruolo di intrattenimento;

GOOGLE+: meno usato rispetto ai precedenti ma...è pur sempre il social di Google! Se consideriamo che Google indicizza anche le pagine Google+, la presenza sul suo social network incrementerà notevolmente le perfomance SEO e quindi la visibilità dell'azienda.

TWITTER: molto diffuso negli States e in altri stati europei, meno in Italia. Ha sicuramente un impatto minore per le B2B rispetto ad altre piattaforme ma, con i 140 caratteri per tweet, riesce a conferire al messaggio il giusto mix tra concretezza e rapidità;

YOUTUBE: è il canale per eccellenza per la diffusione su larga scala. I video devono essere pertinenti, interessanti e, soprattutto, di qualità. Possono inoltre essere veicolati su altri social network moltiplicando esponenzialmente le visualizzazioni.

INSTAGRAM: è il social del momento. Permette di pubblicare immagini e di creare contenuti virali con l'uso degli hashtag.

Non è vero che: "nel bene o nel male l'importante è che se ne parli"

Ciascun social network presenta vantaggi, potenzialità e punti deboli. Sta all'azienda scegliere a quali affidarsi in base agli obiettivi prefissati. Il pubblico delle B2B è costituito da persone che conoscono in maniera approfondita le caratteristiche dei prodotti: è per questo che occorre prestare la massima attenzione nella fase di elaborazione di una strategia.

Le aziende che vogliono utilizzare queste piattaforme devono anche saperle usare generando i giusti contenuti, che seguono un piano mirato: una cattiva gestione dei social non gioverebbe alla loro reputazione online. Affidarsi ad un social media manager potrebbe essere un'ottima soluzione per raggiungere risultati concreti e lungimiranti per il proprio business.

 

 

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DiGio social media

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Mi chiamo Federico Di Giorgi e sono un  CopywriterSocial Media Manager. Aiuto imprenditori e professionisti a promuovere il proprio business online attraverso l'ideazione e la realizzazione di opportune strategie di marketing e di comunicazione multimediale pensate per acquisire nuovi contatti (lead generation) e fidelizzare quelli già esistenti. 

Attraverso la definizione di una Social Media Strategy e la pianificazione di un calendario editoriale su Facebook, Twitter, Instagram, Pinterest, Youtube, LinkedIn, oppure sul blog aziendale, insegno ad Aziende, Piccole Medie Imprese, Artigiani e Liberi Professionisti a farsi conoscere e a raccontare con uno storytelling aziendale l'alta qualità dei propri prodotti o servizi per generare nuove vendite online.

Per avere maggiori informazioni sul mio profilo professionale e sui progetti realizzati nel corso degli anni, vi consiglio di visitare il mio profilo Linkedin.

Specializzazioni: Social Media Manager, Copywriter, Consulente e Docente Senior Aziendale. 

 

 

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