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Google all'assalto dei 'white space': il wi-fi 2.0

Dott. Tomaso Trevisson Scritto da 

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WASHINGTON - Verizon e At&T hanno dominato le aste Usa sulle frequenze lasciate libere dalla tv nel passaggio dall'analogico al digitale. Anche Google ha partecipato alle aste ma non ha preso nessuna licenza. In compenso è riuscita ad ottenere una importante vittoria, convincendo la Federal Comunications Commision (FCC) ad inserire una clausola nel bando che obbliga gli assegnatari ad avviare delle piattaforme aperte, consentendo così l'utilizzo di qualsiasi terminale. "Google non voleva acquistare lo spettro. Quello che ha ottenuto è più economico e ugualmente utile. Si è trattato di una strategia molto efficace", ha affermato un analista.

L'asta statunitense per aggiudicare lo spettro a 700 MHz, lasciata libera dalla tv nel passaggio da digitale ad analogico, era iniziata il 24 febbraio scorso con 266 partecipanti. La conclusione è arrivata dopo 260 round di rilanci, con l'annuncio della cifra record di oltre 19 miliardi di dollari raccolti, contro le previsioni della FCC comprese tra i 10 e i 15 miliardi. Le frequenze saranno utilizzate per migliorare i servizi di traffico dati e voce esistenti e per supportare il WiMax e le altre tecnologie wireless a banda larga di terza e quarta generazione.


Verizon e At&T hanno conquistato la fetta più grande dello spettro, portando nelle casse statunitensi oltre 16 miliardi di dollari. Nello specifico Verizon Wireless, joint venture con il Gruppo Vodafone, ha speso 9,63 miliardi per ottenere il blocco 'C', pregiato perché copre le lunghe distanze ed è in grado di superare i muri più spessi, e 25 licenze del blocco 'A' dello spettro regionale. AT&T si è invece assicurata, con 6,64 miliardi, 277 licenze del blocco regionale 'B', che copre città come Washington e San Francisco.



Frontier Wireless, partnership controllata dalla società di tv satellitare Dish Network, ha investito 711 milioni per le licenze del blocco 'E', frequenze unidirezionali che potrebbero essere impiegate per offrire servizi video wireless su scala nazionale. Gli altri vincitori sono la californiana Qualcomm, specializzata in ricerca e sviluppo in ambito di telecomunicazioni senza fili, e il provider Cdma texano MetroPCS Communications.

Il grande escluso, Google, non ha conquistato alcuna licenza. Il motore di ricerca ha però ottenuto la sua vittoria, convincendo la Fcc a inserire una clausola nel bando che obbliga gli assegnatari dello spettro a consentire l'utilizzo di qualsiasi terminale. "I consumatori potranno presto godere della nuova libertà, in stile internet, di poter ottenere il massimo dai loro telefoni cellulari e dagli altri dispositivi wireless", hanno dichiarato i legali del motore di ricerca Richard Whitt e Joseph Faber. Secondo alcune voci, i primi cellulari con il sistema operativo Google Android, potrebbero arrivare in autunno.

Ma non è tutto. Il colosso di View Mountain, ha tirato fuori uno dei suoi classici colpi a sorpresa, chiedendo di utilizzare lo spazio tra i canali analogici. In un rapporto presentato alla Fcc, Google ha annunciato che proporrà un sistema rafforzato per impedire a dispositivi che operano nei cosiddetti "white space" di interferire con canali televisivi adiacenti e altri dispositivi wireless. La Fcc sta testando dispositivi prototipo per vedere se possano effettivamente impiegare questo spettro.

Il gigante del web lo ha già battezzato 'WiFi 2.0' (o banda larghissima) e permetterà di trasmettere dati a miliardi di bit al secondo invece che milioni, come ora accade con la banda larga. Le onde 'spazio bianco' dovrebbero essere disponibili dal febbraio del 2009. "Le onde radio possono offrire enormi guadagni in termini economici e sociali se vengono utilizzate con maggiore efficienza" si legge in una nota della società.